Secondo Carella, “una comunità manageriale pubblica e privata che ha già dato un notevole contributo insieme ai lavoratori e ai volontari, in primis con tutta la comunità sanitaria, per cercare di contenere gli effetti della crisi garantendo l’assistenza sanitaria e i servizi essenziali per i cittadini. Spesso in un quadro di regole confuse, fondate quasi sempre su opinioni empiriche che su evidenze scientifiche e comprovate”.
Per il presidente di Manageritalia “un contesto che continua a mettere a rischio le responsabilità professionali di chi è chiamato ad agirle. E con l’avvio della fase 2 che ha l’obiettivo di avviare gradualmente le attività produttive con una serie di regole che possono mettere in sicurezza la salute delle persone e del nostro sistema sanitario, la comunità manageriale si trova ancora una volta ad applicare, senza un preventivo confronto con i decisori politici, le regole scritte dalla molteplicità delle task force, dalla amministrazioni governative, regionali, comunali, assumendone per gran parte la responsabilità”, ha aggiunto Carella.
Per Carella “una situazione questa che il presidente Cida ha manifestato e ben argomentato in una lettera al premier Conte. Di certo noi non ci sottraiamo a queste responsabilità, siamo convinti che tutti coloro che hanno la capacità di decidere hanno il dovere di decidere responsabilmente con quali strategie, con quali obiettivi, con quali strumenti progettare e avviare questa fase di ripartenza. Oggi da più parti e da più opinion leader si sottolinea che questo è il momento di dimostrare la centralità delle competenze, della capacità di coordinamento all’interno di una visione sistemica, della concretezza, della credibilità degli obiettivi per generare la più ampia condivisione nel Paese, assolutamente necessaria”, ha aggiunto.
“Aggiungo una fondamentale e diffusa consapevolezza che il nostro Paese e la vita dei cittadini non cambierà con la ripartenza ma solo con la consapevolezza che occorrerà avviare una fase di transizione che possa portare a metodo, a sistema nel breve termine gli insegnamenti, le indicazioni, gli indirizzi di cambiamento che il lungo periodo di lockdown ci ha evidenziato”, ha rimarcato Carella.
Di certo, ha concluso Carella, i manager sono pronti a fare la loro parte. “La comunità manageriale ha il dovere e l’obbligo insieme a tutti i decisori di attivare tutte le azioni possibili per garantire nel prossimo futuro il contenimento e la riduzione del debito pubblico. Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci a una lunga stagione di statalismo di sussidio ma al contrario agire con voglia di riscatto per avviare Carella. Noi dirigenti ci siamo, rivendichiamo il nostro ruolo di ‘attivatori’ di questi nuovi orizzonti”, ha concluso.