Coronavirus, Treu: “Manager devono spingere su innovazione per nuovo sviluppo”

Roma, 2 mag. (Adnkronos/Labitalia) – Nel corso di questa emergenza coronavirus “come Cnel abbiamo dato tanto molta attenzione alla sicurezza sul lavoro, stiamo raccogliendo decine e decine di accordi che specificano le regole generali che sono state fatte con l’accordo interconfederale, per vedere in ogni singolo luogo di lavoro come contemperare le esigenze della ripresa e la sicurezza sul lavoro. Voi manager avete una particolare responsabilità in questo, sia per gestire la situazione presente, ma soprattutto quando si tratta di innovare. Io faccio proprio un appello affinchè la vostra conoscenza sia messa in prospettiva a a guardare come possiamo migliorare il lavoro, a innovarlo”. Lo ha detto il presidente del Cnel, Tiziano Treu, intervenendo alla ‘Maratona dei manager’, la kermesse on line promossa da Cida, la Confederazione dei dirigenti delle alte professionalità, e visibile sul sito www.maratonamanager.it e su Fb.

Secondo Treu “sarà centrale l’unità, anche nei luoghi di lavoro”, che sono stati colpiti dalla pandemia con situazioni più critiche ad esempio nel “turismo, mentre ci sono poi quei settori meno colpiti che possono forse riprendersi più facilmente”.

“Un suggerimento che diamo a tutti, e che abbiamo dato anche in Parlamento: tutte le misure che si prendono, dallo Stato, dagli attori sociali, tengano conto -ha spiegato ancora l’ex-ministro del Lavoro- della diversità degli aspetti in cui questa pandemia ha colpito. Quindi modulare le risposte a seconda della gravità dell’impatto. Siano essi ammortizzatori sociali, che adesso sono assolutamente necessari, ma soprattuto su come misurare gli investimenti e il rilancio dello sviluppo. E farlo a seconda delle caratteristiche dei vari settori”, ha aggiunto.

Secondo Treu “dobbiamo guardare innanzitutto alla sanità. Abbiamo visto come ha resistito nonostante questi colpi ma ha mostrato anche dei punti deboli e su questi dobbiamo lavorare. Abbiamo chiesto a tutti di pensare a rafforzare i terminali di base, i medici di base e i presidi sul territorio perchè purtroppo non è impossibile che nuove pandemia non si presentino. Il lavoro sarà sicuramente colpito ma io sono sicuro che se innoviamo, sia attraverso le nuove tecnologie, ma anche attraverso la coesione sociale e il welfare, il lavoro salirà nella qualità anche se sarà colpito nella quantità”, ha concluso.

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