CORONAVIRUS, FEDERMANAGER: “MANAGER SCALPITANO, PRONTI PER FASE 2”

“Tra poche ore riprenderemo tutti le nostre postazioni in azienda ma devo ringraziare tutti coloro che in questo periodo di tempo hanno continuato a lavorare da casa ma soprattutto coloro che sono rimasti in prima linea, come altre categorie di lavoratori che hanno dato continuità a questo Paese. I manager in questo momento non hanno paura, scalpitano, per scendere in campo. C’è voglia da parte nostra di ridare al Paese tanta competenza, tanta esperienza, tanto aiuto”. Lo ha detto Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager , intervenendo questa mattina all’evento on line ‘Maratona con i manager’, promosso da Cida e da altre associazioni professionali come Ascai, Com&Tec, Confassociazioni, Ferpi, IAA, Fondazione Pubblicità Progresso e Comunicazione Pubblica, in corso dalle 10 sul sito e sui canali Facebook delle organizzazioni aderenti. “In questi giorni -ha sottolineato- riprenderemo possesso delle nostre aziende, staremo insieme ai nostri datori di lavoro, ai nostri azionisti, e soprattutto insieme ai nostri colleghi lavoratori. E insieme a loro rilanceremo le nostre aziende, lo faremo in sinergia, con la voglia di rilanciare questo Paese”. Ma Cuzzilla chiede anche al governo un cambio di passo. “Chiediamo alle istituzioni di sburocratizzare, di potere lavorare con più velocità. Coglieremo anche l’opportunità di mettere le nostre aziende in sempre maggiore sicurezza soprattutto per i lavoratori, visto cosa sta succedendo con il Covid. E poi cercheremo di rilanciare con nuovi modelli di business”, ha aggiunto. L’Italia per Cuzzilla dovrà cambiare velocità, anche rispetto al periodo preCovid. “E’ chiaro che sotto questo profillo cercheremo di lavorare forte con il mondo imprenditoriale perché porteremo anche all’attenzione delle istituzioni delle proposte che possono aiutare ad accelerare in questo momento in cui il Paese ne ha bisogno. Faremo fronte comune per trovare tutte quelle che idee che ci spossono rendere competitivi a che nelle filiere che sono più deboli e non fare minare da nessuna situazione nregativa qelle in cui siamo eccellenti”. Per il numero uno di Federmanager “dobbiamo riprendere le nostre posizioni e cogliere questo momento per cercare addirittura di fare un salto di qualità che ci aspettavamo da tempo”, ha concluso.

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